Tommaso Galli fa un intervento piuttosto tecnico. Partendo dall’analisi come fase indispensabile di ogni attività di web marketing.
La Web analysis comprende la web analytics ma ha anche altre attività:
– analisi contesto competitivo
– studio campo semantico
– reputazione online
– analisi di mercato
– fattibilità di progetto
– web analytics
– analisi per i prospects
Tommaso in questa sede parla di analisi del contesto competitivo, un’attività non troppo lunga ma molto efficace tramite la quale si può impostare una strategia vincente.
CONTESTO COMPETITIVO
Ci possono aiutare 2 strumenti, due tools sviluppati da Intarget.net che possono essere definiti unità di misura:
Click Probability e Social Media Interference
La CP è una stima probabilistica che un utente interessato finisca su un sito specifico.
La SMI è un’estensione, è la stima probabilistica che un utente finisca su un sito di UGC.
Come funzionano? Si mette in relazione queste 3 caratteristiche
le keyword del campo semantico
le abitudini di ricerca degli utenti
e la visibilità dei siti per queste keyword
Si prende una keyword list di circa 100 elementi ordinata per volumi di ricerca (trovate dal tool delle parole chiave di Google) che possono essere settate. Per ogni keyword si fa un report di posizionamento top 20 e si assegna per ogni serp un punteggio a ognuno dei siti in serp, sulla base del ctr del numero di ricerche. Ad ogni keyword sommiamo i risultati di tutti i siti e alla fine normalizziamo base 100. Abbiamo una distribuzione percentuale di dove gli utenti finiscono partendo da un certo campo semantico.
Un sito posizionato bene su keyword a basso volume di ricerca riceve meno punti di un sito posizionato peggio su keyword con alti volumi di ricerca.
E la long tail? il rapporto fra volumi e numero di keyword in long tail è proporzionale. Questo tipo di analisi tiene conto della long tail.
Alto numero di k
Volumi in broad
Ranking top 20
Tommaso mostra l’applicazione di questi strumenti, citando alcune case history sul turismo.
Click probability “hotel roma”
I motori di ricerca sono cambiati, è ora di cambiare l’obiettivo. Se consideriamo che le due fonti di visibilità/guadagno da internet per un hotel sono i motori di ricerca (accesso diretto al sito) versus i portali di prenotazione. Ma i portali all’hotel costano! Una percentuale della prenotazione va al portale.
Abbattere l’incidenza dei portali sui risultati puo’ far risparmiare l’albergatore.
L’obiettivo è comparire con il brand dell’hotel nella prima pagina della serp con più di un risultato.
Doppio vantaggio:
– Maggior guadagno: le prenotazioni per ricerche di brand costano meno
– Maggior controllo se abbattiamo la SMI per le ricerche del proprio brand: se si compare con 8 risultati controllati nella pagina è meglio.
Interventi fatti sui vari siti: sono stati sistemati i siti, fatto un blog bilingue, fatta la link popularity, canale youtube, facebook, ecc..
Risultati ottenuti: dominata la serp. E’ più semplice fare così che posizionare per hotel a roma.
In questo modo è aumentata anche la percentuale di prenotazioni: +52.84% di incremento economico nel trimestre luglio – settembre 2008 rispetto allo stesso trimestre nel 2007.
Posizionarsi per brand è facile, economico e veloce.
E più efficace del posizionamento vecchio stile (hotel a roma).