Anatomia di uno shop… Mediaworld

Dopo gli interventi di Enrico Ladogana e Roberto Fumarola ecco l’ultimo ciclo di articoli dedicati ad analizzare il sito di Mediaworld.

Oltre all’analisi che si può compire sul piano dell’accessibilità, dell’usabilità, sulla funzionalità dello shop online e sull’interfaccia del sito analizzate dal punto di vista tecnico, si possono condurre una serie di analisi sulla capacità comunicativa del sito Mediaworld.
Queste analisi naturalmente non vanno lette separatamente ma circumnavigano un sito sotto molteplici punti di vista che si completano tra di loro. Questo articolo fa parte pertanto di una serie di studi, senza alcuna pretesa di esaustività, sull’Anatomia di uno Shop.

Sono state fatte diverse esperienze di navigazione all’ interno del sito Mediaworld, tenendo conto dei requisiti, dei parametri, degli indicatori di diversi metodi di analisi dei siti internet, individuando quindi alcune deficienze ed alcuni punti di forza comunicativi.
A tale analisi ho voluto associare l’esperienza concreta di utenti comuni, non esperti, e che non conoscevano l’ambiente di tale catena di negozi. In questo modo è stato possibile valutare la bontà della pregressa analisi esplorativa e far emergere ulteriori spunti di indagine.

Naturalmente non vi erano le risorse necessarie per un’analisi quantitativa con un campione probabilistico, ma i soggetti sono stati individuati in maniera ragionata sulla base di alcune caratteristiche. In particolare dovevano avere un livello di istruzione alta (laurea di primo o secondo livello), effettuare un accesso alla rete almeno tre volte la settimana, essere mediamente esperti nella navigazione ma non essere soggetti attivi nella costruzione interattiva del web (avere un indirizzo email ma, ad esempio, non un proprio blog, e con una partecipazione alle community online medio-scarsa). Tutti i soggetti dovevano inoltre aver già fatto almeno un’esperienza di acquisto online.

Il metodo utilizzato è stato quello dell’osservazione partecipante, in un contesto fisico e sociale naturale e con interazioni informali. Quindi, alla duplice forma di colloquio informale ed intervista semi-strutturata è stata associata l’osservazione come strumento di rilevazione. Cinque soggetti interessati hanno navigato il sito con lo scopo di informarsi su, ed eventualmente comprare, telefoni cellulari, piastra per capelli, notebook, regolacapelli, fotocamere.

Verrà ora presentata la descrizione della struttura del sito Mediaworld, accompagnata dai giudizi e dai dati emersi durante la suddetta analisi qualitativa.

Mediaworld presenta, sin dalla pagina di ingresso del suo sito, i caratteri distintivi del suo marchio. Il bianco ed il nero istituzionali del nome dell’azienda che includono il pittogramma identificativo sono accompagnati dal suo pay off “Questa è la risposta”.

Home page mediaworld

Una risposta presuppone una domanda, un’interrogazione, e lascia immaginare un’interazione.
Non c’è modo più semplice ed immediato di un box per la ricerca per permettere all’utente di chiedere e di trovare rapidamente le informazioni o i prodotti desiderati. Eppure, in tutto il sito manca un box per la ricerca libera sia in forma semplice sia in forma tale da permettere delle ricerche avanzate. Considerando che è difficile trovare traccia delle faq, delle domande fatte di frequente, non è proprio così facile – al contrario di quanto afferma il pay off – avere delle risposte.

La dimensione interattiva si rivelerà il vero punto debole del sito Mediaworld… e forse non solo del sito.

Sempre nella home www.mediaworld.it, al di sotto del marchio, due riquadri chiari invitano l’utente a proseguire secondo due strade distinte. L’utente viene tuttavia posto di fronte ad un bivio un po’ problematico. Da una parte viene data la possibilità di accedere alle promozioni, di informarsi riguardo le novità e gli eventi promossi dal gruppo; d’altra parte viene data la possibilità di accedere all’area di acquisto online.
L’utente si chiede se nell’area di acquisto troverà ugualmente le promozioni o prima bisogna necessariamente navigare la prima area, informandosi sulle promozioni, per poi accedere alla seconda.

Accediamo alla prima area.
Un ampio riquadro con una scritta PROMOZIONI NEWS EVENTI ed una freccia indicatrice sottoposta ad un classico ma efficace “Entra qui” ci conducono alla pagina sita su http://www.mediaworld.it/home.html

Il marchio aziendale impera e copre completamente la testata di tutte le pagine, in maniera centrale rispetto alla pagina mentre la stessa risulta posizionata in maniera asimmetrica, ovvero a sinistra nello schermo del visitatore, con Internet Explorer e Mozilla Firefox, lasciando un ampio spazio bianco a destra dello schermo ai navigatori che utilizzano risoluzioni superiori ad 800 per 600 e monitor widescreen.

Le news scorrono tra la testata ed il corpo della pagina, sono cliccabili singolarmente e riconducono a pagine di approfondimento.

Ai lati del corpo centrale si affiancano due colonne.

Nella colonna sinistra troviamo l’accesso all’area e-commerce: con il marchio in bianco e nero si presenta coerente con la scelta stilistica del sito ma rischia di passare inosservata e di non attrarre l’attenzione del visitatore. In effetti, non è stata individuata durante la navigazione dei soggetti coinvolti. Chi era interessato a navigare l’area e-commerce, ritornava indietro col browser o digitava nuovamente l’indirizzo della pagina iniziale per poi accedere allo shop online. Solo in un caso il collegamento è stato trovato in maniera spontanea ma non semplicemente. Negli altri quattro casi non è stato trovato se non a fatica (specie nelle pagine interne), dopo che ho sollecitato a cercarlo bene in quanto presente nella pagina. La sequenza nero bianco che parte dall’intestazione e prosegue nella colonna di sinistra includendo accesso ad altre aree e menu, certamente non esalta e non favorisce la differenziazione delle diverse aree. All’alternanza degli stessi colori, dobbiamo aggiungere la poca originalità grafica. In poco spazio si ripete per ben due volte il logo dell’azienda ed anche le forme geometriche sono pressoché uguali. Ammirabile la coerenza stilistica… ma a tutto discapito dell’attenzione da parte del visitatore.

Media world analisi di un sito

Nella home informativa, nella colonna di sinistra, alcuni banner presentano servizi dell’area e-commerce quali realtones, mp3, giochi. Troviamo quindi servizi tipici del mercato online.
Cliccando si aprono nuove finestre. All’interno di queste possiamo esplorare mini aree sul servizio prescelto. Da notare che non si tratta di aree residenti sul sito Mediaworld ma probabilmente di cooperazioni esterne con mini siti forniti da terze parti. Sono mal collegati al resto dell’area e-commerce e non sono collegati all’area informativa MediaWorld.

Scorrendo verso il basso, sempre nella colonna di sinistra, vengono messi in evidenza dei servizi che ritroviamo in aree accessibili anche nella colonna di destra; un simbolo remote shopping che introduce sia un servizio di televendita via telefono che via internet. Tuttavia il secondo riferimento, pur citando la sezione “Compra Online” non presenta nemmeno il più classico dei collegamenti web, ovvero il link alla suddetta area.

Shopping online

Lodevole la presenza, seppur in fondo pagina ma in dimensioni considerevoli, del numero verde e degli orari di assistenza. Ciccandoci si va a finire nella pagina “servizi” raggiungibile anche dalla colonna di destra.

In quest’ultima colonna troviamo l’elenco dei principali servizi tra cui la fidelity card, il Media World magazine e le promozioni. Accedendo a questi servizi nella colonna di sinistra vengono proposti approfondimenti ed ulteriori servizi attinenti, alcuni dei quali ripetono voci già presenti nella colonna di destra.
Particolare approfondimento merita l’area “promozioni”. L’indicatore che conduce all’area acquisto per il singolo prodotto è un telefono giallo, poco definito graficamente e con la scritta “remote shopping” poco leggibile. L’immagine statica sembra un tutt’uno con la promozione del prodotto, passa quasi inosservata venendo giudicata al pari di altri loghi presenti (es. Intel o Windows Vista) non cliccabili, e non suggerendo l’idea di fare da ingresso all’acquisto del prodotto. Nessuno dei soggetti è stato in grado di capire, se non dietro sollecitazione, che tale telefono fosse un’immagine a se stante e fungesse da link. Viceversa, tutti hanno provato a cliccare sull’immagine raffigurante il prodotto che invece non aveva alcuna funzione se non illustrativa.

computer

Accesso all’area e-commerce con il marchio aziendale che si mimetizza con la grafica della pagina, scritte “compra online” non cliccabili, link in simboli, come nel caso del telefono giallo, poco definiti a livello grafico e funzionale (nonché assolutamente indifferenziati col resto dell’immagine), mancanza di link su aree intuitivamente cliccate da parte degli utenti rendono l’accesso allo shop online una sorta di gioco, una caccia alle differenze all’interno delle pagine o delle illustrazioni. Potranno pur essere promosse delle offerte impedibili e si potranno far affari d’oro… ma la ricerca dell’accesso all’area e-commerce è veramente equivalente, in termini di fatica, alla ricerca di un tesoro.

Nel prossimo post tratterò la parte dedicata alla seconda sezione: compra online.

Relativamente all’analisi del sito MediaWorld, guarda anche:
– Analisi di uno shop: home page e menù di MediaWorld byRoberto Fumarola
– Analisi di uno shop: i prodotti e l’acquisto di MediaWorld byRoberto Fumarola

– Analisi di uno shop: la visibilità di MediaWorld by Enrico Ladogana
– Analisi di uno shop: l’accessibilità di MediaWorld by Enrico Ladogana
– Analisi di uno shop: l’interfaccia di MediaWorld by Enrico Ladogana