Oggi Google compie 9 anni.
La domanda che ci facciamo è: come ha cambiato la nostra vita? Forse qualcuno potrebbe rispondere che non ha inciso per niente. Ma quel qualcuno probabilmente non conosce cosa abbia significato l’arrivo di questo motore di ricerca per il web.
Lungi da me parlare per esteso dei vantaggi e delle rivoluzioni che ha causato l’avvento di Google, nel mondo di Internet (ci potrebbero volere ore); voglio solo riflettere su un paio di spunti. Mi scuso se forse sarò un po’ semplicistica.. ma mi rivolgo a tutti. I seo esperti forse sbadiglieranno, ma noi dobbiamo pensare che la Rete è frequentata soprattutto da chi non ha studiato web marketing, e sono proprio queste persone i veri beneficiari del Motore di ricerca più famoso del web (almeno in questo momento!). Sono le stesse persone che cerchiamo disperatamente di raggiungere proprio grazie a un buon posizionamento o altre attività sem. Quindi è a loro che mi rivolgo.
Perchè Google è stato così importante? Cos’ha di tanto speciale?
Innanzitutto la semplicità di accesso alle informazioni. Per le masse di utenti non esperti, un’interfaccia che prevede un unico campo da compilare e via, ha rappresentato un grosso incentivo all’esplorazione della Rete. La complessità che sta dietro al sofware & hardware, delle “macchine” che scandagliano la Rete quotidianamente, analizzano, archiviano, valutano, bannano, ecc. ecc. non traspare al navigatore che sta cercando l’albergo per le sue vacanze.
Ma perchè Google si è imposto su altri motori di ricerca nati precedentemente?
Perchè Google ha introdotto un metodo (o meglio un algoritmo) che premia la naturalezza della ricerca e l’affinità fra l’argomento trattato e la ricerca. E lo fa anche grazie a un meccanismo di “fiducia” (prima si parlava di link popularity e di pagerank, oggi di trust) acquisito tramite link da altri siti. In altre parole un sito si guadagna una certa reputazione e viene quindi posizionato bene, in base a chi lo linka (non tanto in termini quantitativi, quanto piuttosto in termini qualitativi).
Ma non solo: Google ha dato importanza ai contenuti dei siti. Ha ribaltato un modo di lavorare al limite dell’etico di certi professionisti seo (keyword stuffing, metatags assurdi, doorways e altro), per arrivare a valutare e posizionare un sito per gli argomenti e i temi realmente trattati in quel sito (e non per le keyword segnalate). Ha premiato chi dedica tempo a creare contenuti validi, di qualità, originali, e magari con una certa frequenza. Ciò non toglie che esistano strumenti e strategie anche oggi per riuscire ad avere un miglior ranking, ma diciamo che si basano meno su “trucchetti” e più su: analisi delle visite, studio delle keyword, capacità di copywriting.
Potrei continuare anche parlando di come Google abbia introdotto un sistema pubblicitario versatile e allo stesso tempo semplice, che con la sua doppia impostazione (adsense versus adwords) permetta teoricamente a chiunque di vendere o acquistare pubblicità.
Ma non voglio elogiare a spada tratta Google, ci sono anche aspetti negativi (le super acquisizioni e fusioni, la posizione monopolistica, l’impronta commerciale, le problematiche della privacy..). Ma quel che mi premeva sottolineare era come il prodotto inventato da Larry Page e Sergey Brin abbia in realtà profondamente modificato il modo di costruire e posizionare siti internet. Dal 1998 il Web è cambiato.
Non sappiamo se e come evolveranno le cose: l’ultima evoluzione (circa a maggio di quest’anno) è stata la universal search. Ovvero il mostrare a chi cerca un’informazione, anche contenuti multimediali relativi a quella ricerca (video, audio, news, mappe). La lotta con nuovi competitor si fa agguerrita, il rapporto odio-amore con chi lavora nel settore del posizionamento evolve, e alla fine – spero – chi ne avrà i maggiori vantaggi è il navigatore “ignaro”.
Forse vi ho annoiato, ma consentitemi (almeno per oggi) di festeggiare!