Seo madness 2009

Il seo è in crisi?Nereo Sciutto parla di come vede il settore seo per il 2009.
Dove stiamo andando?
Nel 2009 ci aspetta una tempesta.
La pubblicità online non doveva conoscere crisi. Ma dopo lo IAb dobbiamo rivedere certe posizioni. Persino Google ha mandato un segnale che ottobre è andato male.
La consulenza seo è penalizzata in questo momento.

Contrazione degli investimenti generalizzata, le aziende posticipano gli interventi a medio e lungo termine, si rifugiano in quello che danno risultati immediati, che conoscono meglio, si scelgono strategie di breve, si innova meno, si sceglie quello che si conosce.

Gli investimenti tv reggono (anche perchè fanno prezzi stracciati).
Continua a essere venduto il display advertising anziche il mdr.

Oggi stanno tutti aspettando, non (ri)fanno il sito. Rifugio nell’essenziale. La web analytics percepita come costo è penalizzata. Per assurdo si fa più il ppc che non il seo (risultati troppo in là nel tempo).

Questo lavoro sta diventando sempre più difficile! Il seo: dalle doorway al pagerank, dalla marketing era alla web analytics, ai social media.

Social search era: non più cercare buoni link ma commenti positivi

Ottimizzazione on the page
Link bait
Thumbs up bait

Quadro: crisi della domanda + perdita di controllo delle nostre capacità

Quindi? come uscire dalle crisi?

1) evitare il rischio di svendita. Meglio pochi cavalli buoni piuttosto che tanti così così.

2) cercare l’azienda giusta. Investitore di seconda generazione: ha già investito sul web.

3) cercare azienda col business giusto. Il turismo per esempio. Attività come l’eCommerce e direct response.

Quando in un mercato le barriere all’ingresso calano, si alzano le barriere al successo. Marco Vernocchi (IAB Forum 2008)

Internet si evolve come media pubblicitario e di comunicazione.

4) Inventarsi nuovi modelli e nuove leve commerciali che si adeguino ai modificati obiettivi delle aziende, inventandosi qualcosa che abbia appeal per le aziende. Focalizzarsi sugli obiettivi concreti a breve periodo.

La crisi fa emergere le eccellenze.

5) Differenziare i settori.

6) Massimizzare le relazioni con i clienti già acquisiti. Lavorare di più con chi già si fida di noi.

7) studiare, condividere, creare nuovi approcci metodologici.

Oggi non bastano i soldi, ci vogliono le idee. Il nostro è un gioco in cui le regole cambiano di continuo.

La seo influenza il nuovo scenario (per avere un “pollice su” a un sito il sito deve essere trovato!).

Seo = lavorare sul sito sui contenuti, sull’aspetto, usabilità e capacità di essere valutato positivamente. (concetto simile ai quality raters)

Il seo sarà sempre più invasivo, ok su nuovi siti. Il seo è molto difficile su siti già esistenti. Spesso va rifatto il sito.

Dopo l’intervento alcune domande e osservazioni.
La prima di Enrico Altavilla sottolinea come la figura del seo si apra sempre più al marketing.
La seconda osservazione viene da Cesarino Morellato: concetto di digital assessment optimization. Ci sono tante altre cose da studiare, i vari social, non c’è più solo il codice!
Un’altra punta il dito sui centri media che ancora propongono modelli vecchi, basati sul display senza neppure monitoraggio del Roi. Non sono solo le aziende ad essere indietro, ma spesso sono coloro che vendono pubblicità alle aziende.

Dobbiamo diventare interessanti per chi non conosce Internet.