Ecco il quarto capitolo dell’Articolo: Scrivere e disporre i contenuti per il web
4. Intestazione di Pagina
Per “intestazione di pagina” intendo la stringa di testo che compare nell’angolo superiore sinistro dello schermo, proprio sopra le barre del browser (dunque, non effettivamente all’interno della pagina). Lo ottieni mediante il tag xhtml “title” (da non confondersi con l’omonimo tag che utilizzi come complemento di qualsiasi tag xhtml, il “title” in questione è univoco e si trova tra gli “head” della pagina html, volgarmente viene definito “titolo della pagina”).
Crea eccellenti titoli delle pagine web. Sono fondamentali per l’utente e per i motori di ricerca.
Le intestazioni di pagina svolgono un ruolo assai importante nel determinare il successo di un sito web, e per tre buone ragioni:
• velocizzano l’individuazione dei contenuti della pagina: l’intestazione viene caricata molto prima del testo e della grafica, per cui è la prima informazione che l’utente può vedere. In base a ciò che viene detto nell’intestazione, quest’ultimo potrà decidere immediatamente se trattenersi nella pagina, in quanto rispondente alle proprie necessità, ovvero se abbandonarla, nel caso in cui non corrisponda ai propri interessi;
• vengono usate dai browser come etichette dei siti preferiti (bookmarks) e della Cronologia (almeno considerando i browser più diffusi);
• sono armi molto efficaci per il posizionamento nei motori di ricerca.
Scrivi intestazioni brevi e concise; elimina, ad esempio, gli articoli. L’ideale sarebbe che l’intestazione fosse composta da tre o quattro parole al massimo. Queste, peraltro, devono identificare univocamente sia il sito che il contenuto della pagina.
Non assegnare mai la medesima intestazione a tutte le pagine del sito!
Ciò comporta almeno tre grossi inconvenienti: i nomi delle pagine memorizzati nella lista di siti preferiti sarebbero tutti identici, impedendo così di distinguere una pagina dall’altra (inconveniente che sempre si verifica nella Cronologia dei siti visitati); inoltre, potrebbe accadere che il browser, non ammettendo la memorizzazione di più pagine con la stessa intestazione, si limiti a memorizzare solo l’ultima pagina, eliminando la precedente, per cui, quale che sia il numero delle pagine, ne mostrerà sempre una sola. E poi per un corretto posizionamento ogni pagina deve possedere il suo “title” specifico.
Infine evita assolutamente le intestazioni volutamente ambigue, quelle che invitano a visitare la pagina, senza anticiparne con chiarezza i contenuti: ciò irrita l’utente, il quale, giustamente, non gradisce navigare “alla cieca”.
Vediamo un esempio di creazione di un titolo efficace. Stiamo realizzando il titolo della home page dell’azienda Rossi che produce un ottimo Brunello di Montalcino.
Ti presento tre titoli, leggili, e, prima di passare al paragrafo successivo, cerca di capire quale dei tre sia quello più efficace.
1. L’azienda Rossi, dal 1989 produce un ottimo Brunello di Montalcino.
2. Azienda Rossi – Brunello di Montalcino.
3. Brunello di Montalcino – Rossi s.r.l. dal 1989.
Scelta difficile? Non credo! Magari non è perfetto, ma io propendo decisamente per il terzo titolo. Analizziamoli tutti e tre. Il primo è troppo lungo: articoli, punteggiatura ne limitano l’efficacia, soprattutto per i motori di ricerca. Il secondo non mostra il focus della pagina. Una piccola azienda non ha un nome o un marchio universalmente riconosciuto (come accade invece per una grande azienda) e, pertanto, volendo pubblicizzare un prodotto, il Brunello di Montalcino, è basilare porlo immediatamente davanti agli occhi dell’utente e degli spider dei motori di ricerca. E poi, è più probabile che gli utenti effettuino ricerche con la chiave “Azienda Rossi” o con la chiave “Brunello di Montalcino”?Ecco, dunque, perchè il terzo esempio, sebbene migliorabile, sembra il più efficace. Ma, divaghiamo, poniamo che tu sia assolutamente certo che i visitatori cercano sia il nome aziendale che quello di prodotto? Come comportarsi? Semplice! Crea due pagine distinte, con testi distinti, l’una incentrata sull’azienda, l’altra sul prodotto e, ovviamente, crea titoli evidenziando la chiave principale.
Già usciti:
1. Criteri di raccolta delle informazioni e Scrivere per il web
2. Il linguaggio da utilizzare e Come rivolgersi all’utente
3. La correzione del testo e Organizzazione interna delle pagine web
Prossima uscita:
5. I segnali di riconoscimento e Strutturare la pagina