Da content marketer passi molte ore creando contenuti interessanti, cercando idee e il modo migliore per promuoverli. Ma mentre concentri tutti i tuoi sforzi nel creare nuovi contenuti, cosa succede a tutti quei contenuti immagazzinati nei tuoi archivi? Quelli su cui hai precedentemente passato lunghe ore?
I tuoi contenuti di qualita’ nel tempo tendono ad essere condivisi, linkati, vengono cliccati, facendo aumentare il posizionamento nei motori di ricerca. Contnuano a generare traffico anche dopo molto tempo dalla pubblicazione. Ma questi contenuti non devono essere lasciati lì, semplicemente scoperti attraverso i motori di ricerca. Puoi trarre vantaggi riciclando il tuo vecchio contenuto per aumentare la sua visibilita’ e il ROI, senza spendere del tempo aggiuntivo nella creazione di nuovi contenuti.
Il potere del riciclaggio dei contenuti e’ stato testato in un esperimento condotto da Buffer. I creatori dei contenuti coinvolti nell’esperimento volevano vedere cosa sarebbe successo se, invece di pubblicare dei contenuti nuovi, si fossero focalizzati sul “riciclo” di un vecchio contenuto lavorandoci su per tutto il mese di luglio 2015. In quel periodo hanno analizzato accuratamente i dati e hanno scoperto che mentre il traffico rimaneva pressoche’ lo stesso, il traffico organico cresceva. Dai un’occhiata al grafico:
In questo post ti suggeriremo quattro modi di riciclare contenuti. Ma prima di approfondire l’argomento, diamo prima un’occhiata al criterio secondo cui scegliere il contenuto da riciclare:
Stabilire la priorita’ dei contenuti da riciclare
Prima di riadattare il tuo contenuto ad un nuovo utilizzo, dovresti valutare quale materiale merita di più il tuo tempo e il tuo lavoro. Potresti valutarlo ponendoti queste domande:
Il contenuto e’ un Evergreen?
Esamina l’attualità del tema che intendi rielaborare. Dovresti preferibilmente pianificare di investire su contenuti che siano naturalmente degli evergreen, ossia contenuti che continuano ad essere validi e rilevanti nel corso dei mesi o addirittura degli anni.
Ad esempio, i risultati di un’indagine pubblicata qualche anno fa non sono adatti ad essere riciclato poiche’ i fatti e le opinioni presentate molto probabilmente sono cambiati nel tempo. Dovresti cercare argomenti che possono essere ancora di tendenza o di cui si parla ancora nel tuo settore. Puoi usare questi tool per aiutarti nella scoperta degli argomenti piu’ di tendenza.
Come funziona il contenuto in questo momento?
Successivamente, è opportuno raccogliere dei dati sull’andamento attuale del contenuto che puo’ aiutarvi a renderne prioritario il riutilizzo. Per i blog post potreste fare una ricerca con Google Analytics e vedere quali post stanno attirando maggiormente l’attenzione dei lettori. Potete utilizzare metriche come le visualizzazioni della pagina, il tempo medio sulla pagina, il bounce rate e, una volta analizzate, stabilire delle priorità di conseguenza. Ad esempio, se trovi che le visulizzazioni della pagina di un particolare post siano tante, ma il tempo medio trascorso sulla pagina e’ basso, allora probabilmente i lettori non stanno trovando il contenuto particolarmente rilevante e quindi puo’ essere rielaborato e ripubblicato. Quando invece accade che il tempo medio sulla pagina e’ alto ma la pagina ha poche visualizzazioni, cio’ puo’ significare che il contenuto e’ efficace ma magari riproporlo in un contesto diverso potrebbe dare dei benefici maggiori.
Per i gruppi di slides ad esempio, Slideshare fornisce un rapporto analitico dettagliato sul numero di visualizzazioni, incluso il profilo completo delle persone che hanno scaricato le slides.
Dopo che avrai selezionato i contenuti da rielaborare, potrao iniziare applicando una o piu’ di queste strategie di riciclaggio al tuo contenuto:
Riproporre i Contenuti
Il primo modo di riciclare il vostro vecchio contenuto e’ riproporlo attraverso differenti canali.
Le persone fruiscono le informazioni in modi diversi. Cio’ che una persona vorrebbe vedere sotto forma di un video tutorial, un’altra vorrebbe scaricarlo sotto forma di slide. Oppure un podcast che una persona ascolta la mattina in treno mentre fa il pendolare per andare a lavoro potrebbe funzionare meglio come eBook per i lettori piu’ accaniti. La riproposizione da’ al contenuto un nuovo aspetto, insieme all’esposizione ad un nuovo tipo di pubblico e al minor tempo impiegato nella sua creazione.
I blog post sono indubbiamente il tipo di contenuto piu’ semplice da riproporre. Ecco come:
1. Riproporre i Blog Post tramite eBook
Potresti trasformare il tuo miglior blog post o una serie di post sullo stesso tema, in un eBook utile a guadagnare credibilità nel tuo settore. Alcuni studi suggeriscono che circa il 57 per cento dei consumatori considerapiù affidabili le aziende che pubblicano degli eBook specifici di settore, anche se non li legge.
Guarda come abbiamo riproposto a VWO il nostro blog post sul caso di studio Kyundai trasformandolo in un eBook.
La mancanza di risorse interne di progettazione non dovrebbe preoccuparti. Potete avvalerti di tool come Papyrus o Beacon per rendere il processo di layout un gioco da ragazzi! 😉
2. Riproporre i Blog Post con un’ Infografica
Secondo il CMO Council Report, il 65% dei senior marketing executives crede che i supporti visivi (foto, video, illustrazioni ed infografiche) siano fondamentali per raccontare al pubblico la storia del loro Brand.
Guardate come PushCrew ha riproposto il proprio blog post sul tema writing push copy notification con un’infografica circa un mese dopo la pubblicazione del post:
Suggerimento: Puoi facilmente creare infografiche utilizzando dei tool gratuiti online quali Easel.ly, Piktochart e Infogr.am.
3. Riproporre i Blog Post con una serie di Video
Un Sito come Skillshare ti permette di creare in maniera semplice un video corso. Considera seriamente la possibilita’ di convertire una recente serie di blog post in un video corso intrigante per il tuo pubblico.
4. Riproporre i Blog Post attraverso Slide o Presentazioni
Puoi trasformare i tuoi blog post in una presentazione Keynote o Powerpoint che possa essere condivisa online attraverso SlideShare. Cio’ aiutera’ gli altri blog/siti ad inserire il tuo gruppo di slide all’interno dei propri contenuti. Lo stesso gruppo di slide potrebbe anche essere usato come lead magnet all’interno di uno dei tuoi moduli web.
Qui trovi altre idee fornite da scoop.it su come riproporre il tuo contenuto visivo o testuale:
Ripubblicare i Blog Post
L’analisi fatta da Hubspot sul traffico del proprio blog ha rivelato che la maggior parte del traffico e dei lead proviene da vecchi contenuti.
Con l’andar del tempo ci sono molte cose che possono diventare datate o fuori moda: ricerche, studi e fatti di attualità, immagini utilizzate e molto altro ancora. Affinche’ il contenuto funzioni bene nella ricerca, queste informazioni datate potrebbero influire negativamente al raggiungimento dell’obiettivo e dovrebbero percio’ essere aggiornate.
Ripubblicare puo’ non solo aiutare a dare una spinta SEO, ma fornire anche un’opportunita’ per migliorare la qualita’ del contenuto.
Quando decidi di ripubblicare, prima valuta l’accuratezza del post e determina cosa va modificato, aggiunto o tolto. Potresti innanzitutto modificare la meta description del post per renderlo piu’ attraente agli utenti che navigano in SERP. Inoltre, ricontrolla accuratamente qualsiasi CTA presente nel post e controlla che sia ancora rilevante e che funzioni.
Sarebbe una buona idea anche quella di aggiungere un NDR all’interno del tuo post aggiornato, o mostrare la data dell’ultimo aggiornamento. Questi piccoli accorgimenti possono contribuire alla credibilità del tuo brand poiche’ i lettori sanno così che il contenuto e’ regolarmente revisionato. Backlinko aggiorna regolarmente i propri contenuti e mostra la data dell’ultimo aggiornamento:
Content Syndication
Fare Content Sydication significa prendere contenuti che avete gia’ pubblicato sul vostro sito e postarli su siti terzi. Questa strategia e’ utile perche e’ un ottimo modo per ottenere visibilità presso il pubblico degli altri siti o blog. Getresponse illustra come la ripubblicazione abbia un impatto sulle visualizzazioni pagina (80%) e sulle condivisioni (65%)
Per evitare penalizzazioni a causa della duplicazione di contenuti, potreste inserire un rel=canonical tag sulla pagina con il vostro articolo, e da quel tag rimandare all’articolo originale sul vostro sito. Cio’ dice ai motori di ricerca che la syndicated copy e’ in effetti solo una copia, e che voi ne siete l’editore originale.
LinkedIn Pulse, Inbound.org, Growthhackers, Medium, sono tra i piu’ popolari siti “syndication” gratuiti.
Re-Posting sui Social Media
Ri-promuovendo i vostri vecchi contenuti sui social media, li porterete nuovamente in evidenza. La ricerca mostra che ri-postare del contenuto puo’ portare fino al 75% in piu’ di quanto ottenuto con la prima pubblicazione. Potete benissimo includere la pubblicazione sui Social dei vostri vecchi contenuti; con una certa cadenza; come parte integrante del piano editoriale.
Per mantenere la freschezza dei contenuti, potete creare degli aggiornamenti multipli sulle varie piattaforme Social che si colleghino nuovamente allo stesso contenuto. Programmate questi aggiornamenti piu’ volte, e tenete traccia di quale di questi ottiene il maggior coinvolgimento degli utenti.
Secondo il VWO eComemrce report 2016, questi sono alcuni degli aggiornamenti tipo che condividiamo:
Conclusioni
Riciclare dei vecchi contenuti di qualità puo’ portare un’enorme ricchezza di risorse ai content marketer. Il vostro tempo e’ prezioso e riciclare dei contenuti puo’ ottimizzare i vostri sforzi rendendoli produttivi. Invece di spendere tante ore esclusivamente nella creazione di nuovi contenuti, riciclare di pari passo dei contenuti già esistenti vi consentira’ di ampliare i vostri risultati riducendo gli sforzi. Provare per credere! 😉
Post tratto da ” Top 4 Ways to Recycle Content that you can practice right away” di Vaishali Jain