SEO: come scegliere le parole chiave

La scelta delle parole chiave, per chi fa posizionamento sui motori di ricerca, è una delle fasi fondamentali che condiziona in modo sostanziale l’esito della promozione ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

In questo post, vedremo come strutturare nel migliore dei modi una promozione SEO basata sulle parole chiave.

A questo punto, quali sono le parole chiave con le quali posizionarsi?

• Quelle che generano più visite.
• Quelle più semplici da posizionare.
• Quelle utilizzate da tutti e dai miei competitors.

Nessuna di queste risposte è corretta. Difatti, le keywords migliori sono quelle che ci permettono di raggiungere al meglio gli obiettivi che ci siamo preposti, con un buon compromesso fra gli investimenti da sostenere ed i risultati raccolti (ROI – Ritorno dell’investimento).

In questi termini, le parole chiavi ideali sono quelle che risultano essere le più ricercate, che portano il maggior numero di risultati e con livelli di concorrenza non elevati (dove è più facile ottenere il posizionamento e mantenerlo nel tempo).

Dove trovare ispirazione per la ricerca delle giuste parole chiave:

Analisi della concorrenza: come visto in precedenza
Suggeritori di parole (i migliori):
– Google: https://adwords.google.com/select/KeywordToolExternal
– Yahoo: http://www.inventory.overture.com/d/searchinventory/suggestion/?mkt=it
– SEO-Book: http://tools.seobook.com/general/keyword/
Questi permettono di ottenere anche un’idea di concorrenza (basata su quella del Pay per Click) e dei volume di ricerca (da prendere sempre con le pinze).
Espansione della query: questa tecnica permette di vedere come il motore associa determinate parole chiave ad altre similari oppure sinonimi. Per trovare nuove parole basta usare l’operatore ‘ ~ ’ prima della parola chiave e sottraendo di volta in volta le parole evidenziate da Google.
Ad esempio: se vogliamo trovare l’espansione della query della keywords “web”, ricerchiamo in Google questa stringa: ~web –web (espandiamo query per “web” ed eliminiamo tutti i risultati che contengono “web” per far emergere gli altri termini).

Il risultato sarà questo:

Espansione della query in Google

Ora non ci resta che sottrarre la parola evidenziata, cioè “Webb” (con due ‘B’), riscrivendo la query in questo modo: ~web -web –webb fino a quando non verranno più visualizzati i risultati. Al termine, tutti i termini sottratti sono l’espansione della query relativi alla prima parola cercata ed analizzata (in questo caso Webb è un’espansione di Web).
Chiedere direttamente a persone “non addette ai lavori”: questo permette di valutare un campione di potenziali utenti e capire come effettuerebbero la ricerca per quel prodotto/servizio offerto dal sito
Immedesimarsi nell’utente medio
Escludere keywords non coerenti con il raggiungimento degli obiettivi: se vendiamo “Pere” è pressoché inutile dedicare energie per posizionarsi con “Mele”

In ogni caso è preferibile scegliere parole chiave secondo lo schema piramidale (vedi immagine)

Struttura piramidale per keywords

cioè partendo da quelle meno competitive e più specifiche / di nicchia, per due semplicissimi motivi:

1) Stimolazione: cercare di posizionarsi subito per parole competitive richiede un grande sforzo ed è difficile vedere risultati nel breve-medio periodo. La mancanza di risultati concreti porta facilmente alla demotivazione.

2) Costruzione più solida della visibilità basata anche sulla long tail (coda lunga). Questo significa che il posizionamento verrà sviluppato a step, proprio come si costruisce un muro mattone su mattone, passando da keywords poco competitive a parole chiave sempre più complesse e difficoltose ma basandosi sempre sui posizionamenti già raggiunti dalle precedenti parole.

A cura di Michele De Capitani
Prima Posizione Srl – Agenzia Web Marketing